Premio Francese il 6 febbraio, venti scuole al concorso cinematografico
Va avanti la macchina organizzativa del Premio Mario e Giuseppe Francese, organizzato dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia, in collaborazione con Libera, l’associazione Uomini del Colorado e con la sezione siciliana del Centro Sperimentale di cinematografia-Scuola nazionale di Cinema. Il Premio, dedicato al cronista di giudiziaria del Giornale di Sicilia ucciso dalla mafia 41 anni fa, si svolgerà il 6 febbraio 2020 a Palermo, presso il teatro Santa Cecilia. Una scelta non casuale quella del 6 febbraio, in quanto coincide con la data di compleanno di Mario Francese che avrebbe compiuto 95 anni.
La commissione si è riunita nei giorni scorsi per una prima valutazione sui giornalisti cui assegnare i due premi, intitolati uno a Mario Francese e uno a suo figlio Giuseppe. La commissione, presieduta da Gaetano Savatteri, è composta da Giulio Francese, figlio di Mario e presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia; Felice Cavallaro, inviato del Corriere della Sera; Salvatore Cusimano, direttore Rai Sicilia; Franco Nicastro, giornalista dell’Ansa; Riccardo Arena, cronista di giudiziaria del Giornale di Sicilia.
Nel frattempo procede il lavoro delle scuole che hanno aderito alla novità di questa XXIII edizione del Premio, il concorso cinematografico per la realizzazione di un corto sul tema "La memoria contro la mafia", per ricordare il coraggio e il sacrificio di quanti non si sono arresi a Cosa nostra, pagando anche con la vita il proprio impegno.
Sono venti le scuole che hanno aderito, per un totale di 25 lavori che saranno presentati. Undici scuole sono di Palermo: gli istituti Regina Margherita, Don Bosco Ranchibile, Meli, Galilei, Umberto I, Einaudi Pareto, Cascino, Vittorio Emanuele III, Garibaldi, Don Colletto (Corleone) e D’Alessandro (Bagheria). Gli altri istituti che partecipano sono il Verona Trento e il Maurolico di Messina, il Borghese Faranda di Patti, il Manzoni di Mistretta, il Ruggero Settimo di Caltanissetta, il Foscolo di Canicattì, il Cascino di Piazza Armerina, il Secusio di Caltagirone ed il Calvino-Amico di Trapani. La giuria del concorso è composta da Ivan Scinardo, direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia, dai giornalisti Salvatore Rizzo, Gian Mauro Costa e Maria Pia Farinella e dall’attrice Silvia Francese.
Il concorso, come si legge nel bando, nasce per dare voce alle nuove generazioni nel segno dell’esempio e della “lezione” professionale di Mario Francese e per stimolare la curiosità dei ragazzi e la voglia di raccontare la realtà che li circonda, attraverso varie forme espressive e format quali: audio, video, scrittura, fotografie. Gli studenti devono tentare di raccontare per immagini storie, episodi e personaggi, anche meno noti alle cronache, che rappresentano la resistenza al potere della mafia. Il concorso voluto mira a stimolare in questo modo la consapevolezza e la riflessione sugli effetti della lunga stagione del terrore mafioso e a far scoprire e a far proprie le storie di tutti quegli uomini diventati “eroi”, che hanno sacrificato la propria vita per non piegarsi alla violenza di Cosa nostra. Per i giovani una sfida creativa, utilizzando un linguaggio per immagini, diretto sia ai coetanei che agli adulti.
Il concorso si inserisce inoltre nel percorso di avvicinamento alla manifestazione del 21 marzo 2020 – XXV Giornata nazionale in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che quest’anno si svolgerà a Palermo, coinvolgendo studenti e Istituti scolastici provenienti da tutta la Sicilia e da tutta l’Italia.