Stampa parlamentare, i giornalisti tornano in sala "Palumbo"
I giornalisti politici tornano nella loro storica dimora: la sala stampa "Mario Palumbo", nel piano parlamentare dell'Assemblea regionale siciliana. Chiusa quasi tre anni fa durante la scorsa legislatura, la sala sembrava destinata ad altro utilizzo ma gli uffici dell'Ars, dimostrando sempre massima sensibilità durante i confronti col sindacato della Stampa parlamentare siciliana, hanno confermato che sarebbe rimasta nella disponibilità dei cronisti. Così è stato. Sono stati avviati lavori di ristrutturazione durante la fase di pandemia da Covid 19 e proseguiti fino alla consegna dei nuovi arredi.
La sala stampa stamani è stata consegnata oggi alla Stampa parlamentare siciliana con un simbolico taglio del nastro alla presenza del presidente dell'Ars Gaetano Galvagno, del segretario generale Fabrizio Scimè, del capo di gabinetto della Presidenza e responsabile per la sala stampa Filippo Palmeri e del presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia Roberto Gueli.
«Per tutti noi è un giorno speciale - dice il presidente della Stampa parlamentare siciliana Alfredo Pecoraro - Oggi rientriamo nella nostra casa, non era scontato. E lo dobbiamo innanzitutto al segretario generale Fabrizio Scimè che già all'inizio di questa legislatura ci aveva rassicurati sul ritorno nella nostra sala stampa. Impegno mantenuto. Non solo, in attesa della conclusione dei lavori, la segreteria generale ha messo noi cronisti nelle condizioni migliori per potere svolgere la nostra attività, nonostante le difficoltà logistiche per le tante iniziative che si svolgono a Palazzo dei Normanni».
Il sindacato esprime un ringraziamento particolare al presidente Gaetano Galvagno, «sempre disponibile all'ascolto e aperto ad ogni nostra richiesta di collaborazione; fin dal suo insediamento ha sostenuto le iniziative del nostro Sindacato, un dato di fatto».
Per l'appassionato lavoro svolto nella progettazione e nell'esecuzione delle opere di restyling della Sala stampa, il Sindacato ringrazia l'architetto Pai Riggio, il responsabile dell'ufficio tecnico dell'Ars Turi Pecoraro e Ruggero Moretti, nonché il direttore del servizio di Questura Arianna Gerardi.
«Dedichiamo questa giornata, per noi speciale, al nostro presidente emerito Giovanni Ciancimino, che ci ha sempre sostenuto nella convinzione che il ritorno in Sala stampa fosse fondamentale come segno di continuità» conclude Alfredo Pecoraro.
La sala stampa stamani è stata consegnata oggi alla Stampa parlamentare siciliana con un simbolico taglio del nastro alla presenza del presidente dell'Ars Gaetano Galvagno, del segretario generale Fabrizio Scimè, del capo di gabinetto della Presidenza e responsabile per la sala stampa Filippo Palmeri e del presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia Roberto Gueli.
«Per tutti noi è un giorno speciale - dice il presidente della Stampa parlamentare siciliana Alfredo Pecoraro - Oggi rientriamo nella nostra casa, non era scontato. E lo dobbiamo innanzitutto al segretario generale Fabrizio Scimè che già all'inizio di questa legislatura ci aveva rassicurati sul ritorno nella nostra sala stampa. Impegno mantenuto. Non solo, in attesa della conclusione dei lavori, la segreteria generale ha messo noi cronisti nelle condizioni migliori per potere svolgere la nostra attività, nonostante le difficoltà logistiche per le tante iniziative che si svolgono a Palazzo dei Normanni».
Il sindacato esprime un ringraziamento particolare al presidente Gaetano Galvagno, «sempre disponibile all'ascolto e aperto ad ogni nostra richiesta di collaborazione; fin dal suo insediamento ha sostenuto le iniziative del nostro Sindacato, un dato di fatto».
Per l'appassionato lavoro svolto nella progettazione e nell'esecuzione delle opere di restyling della Sala stampa, il Sindacato ringrazia l'architetto Pai Riggio, il responsabile dell'ufficio tecnico dell'Ars Turi Pecoraro e Ruggero Moretti, nonché il direttore del servizio di Questura Arianna Gerardi.
«Dedichiamo questa giornata, per noi speciale, al nostro presidente emerito Giovanni Ciancimino, che ci ha sempre sostenuto nella convinzione che il ritorno in Sala stampa fosse fondamentale come segno di continuità» conclude Alfredo Pecoraro.